Dal social di Annalisa Teggi:
Il tetto di casa divelto e «la culla è stata la prima cosa a volare via». Risucchiata nel tornado che nella città di Clarksville (Tennessee) ha fatto 3 morti e dozzine di feriti.
Un incubo fatto realtà per una giovane mamma di 22 anni, Sidney Moore, durante il riposino pomeridiano. Ha visto il figlio di 4 mesi finire nel vortice. «Non c'è stato alcun segnale» ha raccontato Sidney che è riuscita proteggere l’altro figlio di poco più di un anno.
Il padre - che si chiama Aramis! - si è lussato una spalla nel tentativo di trattenere la culla, ma non ce l’ha fatta.
E poi la sorpresa. «Lo abbiamo cercato sotto la pioggia battente, sono stati i soccorritori a trovarlo. Era su un albero illeso e sembrava giacere in una piccola culla fatta di rami».
È sempre la mamma a commentare: «È stato come se qualcuno lo avesse posato delicatamente su quell'albero…forse un angelo».
La vasca da bagno di casa loro è stata trovata a un miglio di distanza, il tetto è finito sopra un parcheggio pubblico. Il bimbo volato via con la culla ha riportato solo un taglio in viso.
I figli ci scappano di mano, la nostra protezione è una stretta impotente. Ci lussiamo, ci proviamo. Li attendono tempeste, squassi, ferite. Ogni eventualità è contemplata, dal miracolo di attraversare illesi un tornado al mistero di morti precoci. Miracolo in ogni caso è la certezza di una compagnia del cielo che non ci molla (genitori e figli), qualunque cosa accada.