Severino Rossini abita a Legnano, in Lombardia. E' un insegnante di educazione fisica e istruttore di nuoto che alcuni anni fa ha incontrato un nemico micidiale: la Sla. Ora il professor Rossini vive come prigioniero nel suo corpo, ma grazie alla sua "inguaribile voglia di vivere" e all'amore dei familiari e degli amici, riesce a dare un significato alla sua esistenza. Aveva espresso un desiderio tempo fa, comunicato attraverso il computer che utilizza: «Quanto mi piacerebbe assistere a una partita del Milan».
Detto e fatto. I nostri "soci-detective" di Cassano Magnago del Club L'inguaribile voglia di vivere, venuti a conoscenza di questo sogno di Severino, hanno proposto: "Perché non gli diamo una mano a realizzarlo?".
E così, insieme all'AISLA, ci siamo mossi: Stefania Bastianello ha contattato il Milan e, grazie anche al fondamentale contributo di un nostro socio fondatore - l'on. Antonio Palmieri -, è arrivata la fumata bianca. Anzi, bianchissima! Perché il Milan ha aperto le porte di casa sua a Severino Rossini, consentendogli di trascorrere alcune ore nel ritiro di Milanello. Tutto questo è successo giovedì 25 novembre.
Il professor Rossini ha seguito parte dell'allenamento della squadra rossonera e ha potuto incontrare anche alcuni giocatori.
Cordiale, intenso e caloroso l'incontro con Gennaro Gattuso. «E' stata una bella giornata - ci ha detto poi la moglie di Severino, la signora Carla - mio marito è stato felice e sereno».
Forza Severino e grazie per il tuo esempio!
E adesso: avanti con il prossimo sogno!
Scarica l'articolo apparso su IL GIORNO del 26/11/2010