Non ci sono sogni più belli di altri. Non esistono desideri più importanti di altri. A noi del Club si apre il cuore ogni volta che riusciamo a dare una mano a qualche nostro amico malato o disabile e grazie al cielo in questi anni tante volte abbiamo centrato i nostri obiettivi. Siamo ormai a quota cento progetti realizzati, un mezzo miracolo. Ma quello che è successo fra settembre e ottobre 2017 ha davvero qualcosa di straordinario che, lo confesso, al sottoscritto ha colpito più del solito. Far incontrare Vasco Rossi a una donna purtroppo grave-mente malata ha rappresentato per il Club un’autentica impresa. E mi piace raccontarvi com’è andata.
A fine estate Claudia, un’amica del Club, da sempre vicinissima a noi, una delle anime del centro di Montecatone di Imola, ci ha contattato: ‘Davide, un nostro amico imprenditore, ci ha chiesto aiuto mi disse Claudia a Roma c’è un medico-pediatra malata di cancro, una donna straordinaria sia a livello professionale che umano, che ha espresso un suo gran-de desiderio e speriamo non sia l’ultimo. Incontra-re Vasco Rossi. Col Club si può fare qualcosa? Lei si chiama Teresa Salerno, ha scritto anche una lettera. La lettera - che pubblichiamo qui a fianco - è meravigliosa. Mi sono, ci siamo mossi. Abbiamo fatto contattare lo staff di Vasco da un nostro amico vicino alla star della musica. In genere i campioni dello spettacolo si prestano volentieri a queste cose, magari nella privacy più totale. Più difficile convincere lo staff, che anche per comprensibili motivi tende a proteggere il vip. Siamo riusciti a centrare l’impresa per una lunga serie di motivi, non ultimo forse la fortuna. Ma ci piace sottolineare il grande cuore di Vasco e un ringraziamento particolare va ad Andrea Cangini, il direttore del mio giornale (Qn Carlino-Nazione-Giorno). A lui un giorno, quando cominciavo a temere che il sogno di Teresa fosse finito in qualche improbabile cassetto, ho raccontato la vicenda, poche ore dopo aver avuto l’ok di Teresa a pubblicare anche sul giornale la sua toccante lettera. Cangini è rimasto stregato da questa storia, in un attimo mi ha chiesto di impostare due pagine per l’edizione del giorno successivo, pubblicando la lettera-appello di Teresa e anche una carrellata dai progetti realizzati dal nostro club. Una visibilità enorme per noi. E soprattutto il grimaldello giusto per smuovere più velocemente le acque. Risultato: la mattina esce il giornale, la portavoce di Vasco telefona a Teresa. ‘Dottoressa, venga lunedì a Bologna, Vasco Rossi vuole incontrarla’. Lei prende compagno, figlia e la sua inguaribile voglia di vivere e sale sul treno. La incrocio in stazione ci ab-bracciamo e lei va ad esaudire il suo desiderio. Va da Vasco, sta con lui un’ora. Un’ora lunga, tosta, intensa. Una gioia incredibile. Dare vita ai giorni non giorni alla vita, è un po’ il nostro motto. Grazie Vasco, forza Teresa!
Massimo Pandolfi (presidente del Club)