Arrivare al mare..cosa ci vuole? Una corsa sulla passerella e il tuffo liberatorio nell’acqua. Non per tutti però è così. A maggio del 2022 il nuotatore paralimpico Emanuele Marigliano era stato protagonista di uno spot dal titolo eloquente: “Jamme ‘o bagno”. Una campagna significativa per abbattere le barriere architettoniche che impediscono alle persone con difficoltà motorie o fisiche di fare quello che per gli altri è un semplice gesto, ma che per loro diventa invece un’impresa. Anche Gaetano Fuso, salentino, aveva nel cuore il sogno di un accesso attrezzato al mare per persone affette da SLA, patologie neuromotorie e altre gravi disabilità motorie.
Gaetano,classe 1976, marito, padre, poliziotto, Cavaliere della Repubblica Italiana, promotore di “Io Posso” un progetto solidale nazionale che nel 2015 l’ha portato ad immaginare un luogo in cui far ritrovare a chiunque, in acqua, quella leggerezza che malattie come la SLA ti rubano e che l’aveva rubata anche a lui. Gaetano ha terminato la sua battaglia nel 2020 ma il suo sogno si è concretizzato nella Terrazza “tutti al mare!” primo accesso attrezzato al mare per persone con gravi disabilità motorie, realizzato su un tratto di spiaggia libera della marina di San Foca di Melendugno (Le) dall’associazione salentina 2HE-IO POSSO. Gaetano scriveva: “ Sentirsi pietra significa sentirsi pesanti e ingombranti. Cosa fare di questa pietra ? Sfruttare le sue potenzialità e costruire un cammino, fare della sua durezza il punto di partenza e di forza”