Agata Smeralda fu la prima neonata il 5 febbraio 1445 a passare attraverso la grata della finestra dell’Ospedale degli Innocenti a Firenze. Dopo di lei più di 500.000 bambini hanno trovato accoglienza tra le sue mura.
La grata alla finestra era fatta in modo che attraverso le sue inferriate potesse passarci solo il corpicino di un neonato. Questa scelta dell’Ospedale era per favorire i figli illegittimi, che non avevano la possibilità di crescere con i genitori , i bimbi perciò più fragili e a rischio di sopravvivenza. Al di là di questa finestra c’era un presepe con Maria e Giuseppe quasi a grandezza naturale e in mezzo a loro una culla vuota dove veniva messo il neonato...era Gesù che nasceva all’Ospedale e nei documenti di registrazione della nascita veniva scritto: “posto nel presepe il giorno .. alle ore..”.
Alle madri che abbandonavano i figli veniva chiesto solo se erano stati battezzati e con quale nome e di lasciare un segno di riconoscimento, spesso una medaglia spezzata a metà, qualora ci ripensassero e volessero tornare a prenderseli. L’Ospedale degli Innocenti non era però un luogo di cura medica come lo sono i nostri ospedali ma una “famiglia” che curava, istruiva educava, faceva imparare un lavoro. Si poteva, raggiunta l’autonomia, andarsene o restare ma si poteva anche tornarci quando le condizioni del mondo esterno diventavano intollerabili...
Il seme che Francesco Datini aveva lasciato donando 1000 fiorini per l’inizio di quest’opera ha dato frutti che sono continuati fino ai nostri giorni. La sua generosità aveva radici nella sua storia personale. Rimasto orfano, adottato, con intraprendenza e coraggio divenne mercante ricchissimo con attività diffuse in tutto il mondo allora conosciuto. Senza dimenticare le sue origini si prodigò per alleviare le sofferenze dei più poveri.
La “finestra dell’accoglienza” venne chiusa nel 1875 ma ancora oggi l’Ospedale è “casa” per chi non ha avuto la fortuna di avere una famiglia.