Sono Matteo Peverada, amico di Paolo Marchiori che è socio onorario del Club “L’inguaribile voglia di vivere”. 
Ho conosciuto il Club, proprio grazie a Paolo e condivido il bene che fate attraverso l’amicizia e il sostegno a chi è nella difficoltà o nella malattia. Desidero raccontarvi com’è nata e perché continua ancora oggi la nostra amicizia.

Correva l'anno 2008 e mi apprestavo a partecipare al mio primo pellegrinaggio pasquale a Lourdes. Quel pellegrinaggio era da me molto atteso e poi ho scoperto anche ricco di sorprese! Non avevo particolari obiettivi, desideravo fare quell’esperienza. Dopo che mi ero iscritto, avevo saputo che una mia prozia era presente anche lei a quel pellegrinaggio e avevo perciò deciso che per quello che potevo l’avrei seguita e aiutata . 
Durante il viaggio mi è stato presentato Paolo Marchiori che da alcuni mesi aveva scoperto di avere la sla e proprio per questo aveva deciso di partecipare al suo primo pellegrinaggio a Lourdes con il CVS , Centro Volontari della Sofferenza , un associazione laica fondata dal Beato Novarese nel 1947. 
Abbiamo vissuto la settimana a Lourdes con molto fervore religioso senza obbligo ma condividendo i tanti momenti proposti . 
Insieme abbiamo pregato il Santo Rosario e molte volte lo abbiamo meditato attraverso i mosaici che ci sono nella Basilica che ci hanno affascinato in modo particolare . 
Dopo quell’esperienza, abbiamo continuato a sentirci e nel limite del possibile anche a vederci nonostante la lontananza. 

Ho sempre cercato di partecipare agli incontri dove Paolo portava la sua testimonianza perché per me era importante fargli sentire la mia presenza e poi alla fine ero io che ci guadagnavo in serenità e energia nel vivere il mio quotidiano . 
Quando Paolo non e’ più riuscito ad uscire di casa ho deciso che potevo andare io da lui, certo non con la frequenza che avrei desiderato ma almeno 2/3 volte l’anno . 
I momenti più belli sono sempre la recita del santo rosario, ci ricordano che siamo tutti bisognosi di stare sotto lo sguardo di Maria . 

Quest'anno l’occasione di vivere insieme il primo venerdì di quaresima mi ha donato la sorpresa di poter pregare a casa sua con gruppo del CVS che era venuto a trovarlo!
Ogni volta mi stupisco di come Paolo si interessi a me , mi chiede sempre come sto e come va il lavoro . 
Dialoghiamo grazie al comunicatore e le sue rispose sono sempre preziose. Mi tornato spesso alla mente le parole che Papa Francesco ci aveva consegnato il 17 maggio 2014 quando con il CVS lo abbiamo incontrato durante l’udienza che in modo straordinario ci aveva concesso :…”Una persona ammalata, disabile, può diventare sostegno e luce per altri sofferenti, trasformando così l’ambiente in cui vive.

Vi incoraggio a essere vicini ai sofferenti delle vostre parrocchie come testimoni della Resurrezione. Così voi arricchite la Chiesa e collaborate con i vostri Pastori, pregando e offrendo la vostra sofferenza anche per loro. Vi ringrazio tanto per questo!
Ecco questa è la mia modesta testimonianza, orgoglioso e grato di essere amico di Paolo e quindi anche vostro! 

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